Black Old Garage «Revolution» (2012)

Black Old Garage «Revolution» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Mark David »

 

Recensione Pubblicata il:
03.04.2013

 

Visualizzazioni:
1712

 

Band:
Black Old Garage
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Titolo:
Revolution

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alex (guitar#1)
Dany (drum)
Dario (bass)
Marco (voice)
Micky (guitar#2)

 

Genere:
Alternative Rock Metal

 

Durata:
42' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.12.2012

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questo è quello che definirei un ottimo disco, lo dico mordendomi la lingua ,premetto, per le pecche a livello sonoro non indifferenti. Iniziamo a parlare della band,I Black Old Garage propongono un Alt-Rock molto moderno, rifacendosi in molti aspetti a gruppi come Nickelback, Alter Bridge, Seether, Staind e simili. Indubbiamente se avete un attitudine metal con necessità di melodie orecchiabili ma intense vi consiglio di metterli fra i vostri nuovi idoli, non ve ne pentirete. A questa band non manca davvero niente, o quasi: tecnicamente sono di molto al di sopra delle aspettative che il genere impone, hanno buon gusto da vendere al mercato e pure a prezzi stracciati, hanno fantasia nella costruzione delle melodie di riff/ voce e non sono mai noiosi malgrado i pezzi in generale non vadano oltre quello che ci si aspetta dai gruppi di riferimento già citati; non ascolterete "Revolution" con la speranza di trovare qualcosa di spaventosamente innovativo, bensì con l'aspettativa di avere qualcosa di davvero valido da ascoltare.
Iniziando a sputare un pò di sentenze, quello che era la mia premessa riguardo al sound non è cosa da poco: la produzione in generale è sufficente a rendere bene le idee dietro ai pezzi, tuttavia, il suono della voce è DAVVERO troppo autotuned. Voglio scrivere questa recensione sperando che un settaggio fatto in maniera frettolosa e/o una mancanza di conoscenza tecnica da parte di chi ci ha messo le mani in produzione abbiano influito così negativamente sul risultato e che la band si sia accontentata semplicemente di quello che era venuto fuori. NON voglio pensare che sia stata una scelta stilistica, visto che la voce di Marco gode di un'ottima timbrica, ancora da sviluppare nei "graffiati", ma toccante (in brani come "Killing Memory"- molto Nickelback) e ben articolata. Non mi soffermerò oltre sulla questione, sperando di poter ascoltare quanto prima un nuovo lavoro non-autotuned (perlomeno che non si senta così palesemente). Il voto che assegno al disco non è penalizzato, perciò, da questa pecca. Del resto perchè non dovrei aiutare un gruppo che scrive delle belle canzoni? Qui c'è CONTENUTO, per la forma siamo ancora così-così. Tutti i brani hanno almeno una parte che desta interesse e la potenza dei riff (BELLI BELLI BELLI) legata al drumming eccellente fanno di questo disco un qualcosa di cui andare fieri.

Track by Track
  1. Revolution 70
  2. I live in You 80
  3. Killing Memory 80
  4. Show Me 90
  5. The Only Way 65
  6. Never Be Alone 60
  7. Breath 70
  8. Woke Up 80
  9. One way or Another 75
  10. The Line 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Mark David » pubblicata il 03.04.2013. Articolo letto 1712 volte.

 

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